IMPIANTO DI DIGESTIONE ANAEROBICA
AMIU PUGLIA S.p.A sta impiegando fondi pubblici nella misura di € 11.000.000,00 per la realizzazione di un impianto di digestione anaerobica presso la propria sede su mandato dell’Agenzia Territoriale della Regione Puglia a valere sul POR PUGLIA 2014-2020.
Superate molte delle difficoltà burocratiche che si sono presentate, il cantiere procede finalmente verso la realizzazione di questo moderno impianto, autorizzato a trattare 40mila tonnellate annue, che sorgerà a due passi dal
cuore dell’azienda. Sono state ultimate le strutture , sono stati posizionati i macchinari delle varie fasi di trattamento. L’entrata in funzione è prevista per l’anno 2021 e a regime occuperà circa 40 persone.
L’impianto di compostaggio in fase di realizzazione consentirà di trattare i rifiuti organici domestici derivanti dalla raccolta differenziata della frazione organica dalle famiglie e dalle utenze commerciali attraverso un processo che prende il nome di digestione anaerobica , in quanto avviene senza utilizzo di ossigeno.
La digestione anaerobica si svolge in reattori chiusi (i digestori): i rifiuti vengono “digeriti” e miscelati con dei batteri; il compost così ottenuto in un secondo momento viene trasformato in biogas .Dal compost ricavato dal processo si ottiene infatti metano che poi unito all’anidride carbonica (ottenuta sempre nel processo di compostaggio) genera biogas che può essere infine trasformato in energia termica oppure in energia elettrica se immesso in motori azionanti gruppi elettrogeni
In particolare, i camion di AMIU destinati alla raccolta della Forsu scaricheranno i rifiuti organici in apposite aree di conferimento dell’impianto, presso le quali avverrà una prima vagliatura della qualità della biomassa: i rifiuti non idonei vengono scartati mentre quelli utilizzabili vengono stoccati e conferiti quotidianamente al sistema di pretrattamento.
Nella fase del pretrattamento i materiali verranno sfibrati e il materiale organico verrà quindi diluito con acqua e avviato verso una vasca di sedimentazione, dove verranno ulteriormente separati gli inerti come sabbia e vetro.
Il rifiuto organico così trattato e “pulito”, che assume la forma di una polpa più o meno densa , sarà stoccato per la maturazione in una pre-vasca : dalla pre-vasca la polpa proseguirà il suo percorso verso i due digestori, che lavorano in parallelo e dove le diverse famiglie di microorganismi degradano i rifiuti producendo biogas e digestato.
Il digestato verrà convogliato al post-fermentatore dove ulteriori microorganismi completano il processo della degradazione e ne garantiscono la completa “maturità” . Alla fine del processo il digestato viene infine stoccato in apposite vasche per essere fornito agli agricoltori locali che lo utilizzano com ammendante liquido di alta qualità.
Il biogas invece lascerà il digestato accumulandosi nella cupola dei digestori, per essere trasformato in energia elettrica , con l’utilizzo di motori e sarà destinata ad autoconsumo oppure ad essere immessa nella rete.
L'energia elettrica prodotta dalla digestione anaerobica viene considerata una forma di energia verde. Dato che il gas non viene rilasciato direttamente nell'
atmosfera el'anidride carbonica deriva da fonte organica caratterizzata da breve
ciclo del carbonio, il biogas con la sua combustione non contribuisce all'aumento delle concentrazioni atmosferiche di CO2 e grazie a ciò viene considerato una fonte energetica a basso impatto ambientale. La produzione di biogas non avviene in modo costante, durante il processo della digestione anaerobica; il livello massimo viene raggiunto durante la fase centrale del processo. Nelle prime fasi della digestione la produzione di biogas è minore, perché i batteri non si sono ancora riprodotti abbastanza. Verso le fasi finali, resta solamente il materiali più difficilmente digeribile, con una conseguente diminuzione della quantità di biogas prodotto.
L’utilizzo della tecnologia anaerobica , in luogo di quella aerobica, comporterà la massima riduzione delle emissioni odorigene in quanto l’intero processo di digestione avviene in comparti chiusi, senza apporto di ossigeno.
In allegato le foto che attestano lo stato di avanzamento dell’Impianto.
IL PRESIDENTE
Avv. Sabino PERSICHELLA
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